“Coloriamo”, un progetto che guarda al futuro

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“Coloriamo” è nato a Castellana sicula, in provincia di Palermo, da un’idea di una studentessa tredicenne, ben diciannove anni fa e da allora ha coinvolto più di 10.000 persone. Il sogno era quello di valorizzare l’Italia, quella dei parchi, dei piccoli borghi e di tutte quelle bellezze artistiche e culturali sparse nel territorio ma meno conosciute ai più.  Quest’anno il progetto si è incentrato su una finalità ben precisa: aggregare le nuove generazioni intorno ai temi dell’ambiente, della cittadinanza attiva e della legalità. La sede scelta per questa XIX edizione è stata Gaeta, in provincia di Latina, dove si sono presentati tutti i minisindaci e minipresidenti dei parchi d’Italia nominati nelle passate edizioni. E anche quest’anno sono partiti alunni da tutte le parti d’Italia.

A Gaeta, dal 13 al 16 maggio, si è parlato di socializzazione, si è festeggiato con spettacoli di sbandieratori e concerti di tamburi, si è discusso di politica, soprattutto giovanile. Ci sono state, come sempre, le votazioni per l’elezione del minipresidente della Federparchi, che quest’anno hanno visto vincitore Gedeon Godonou, 12 anni, mini sindaco del paese di San Giovanni Rotondo.

Durante queste giornate sono state organizzate le premiazioni per i partecipanti del Concorso “L’ambiente nella Costituzione italiana tra presente e futuro”.

Coloriamo è anche memoria nell’impegno: la borsa di studio dedicata a Carmen Romano, ragazza morta a causa del terremoto di Aquila, è andata quest’anno in Campania, all’Istituto comprensivo di Sant’Agata dei Goti.

I numeri di Coloriamo sono impressionanti. Quasi tutte le regioni italiane coinvolte: ne mancano appena cinque per colorare tutta l’Italia. Quindici le aree protette: parco della Sila; Nebrodi; Riviera di Ulisse; parchi nazionali Umbria; parco nazionale Abruzzo, Lazio e Molise; Circeo; Dolomiti; Foreste Casentinesi; Taburno-camposauro; Majella; Conero; Litorale romano; Dolomiti bellunesi; Gargano e Madonie.

Coloriamo avvicina mondi diversi, aborrendo i campanilismi: conta l’Italia, sventola ovunque il tricolore. Dentro trovi: geografia, storia, gastronomia, scambi culturali, amicizia, teatro, musica, arte, tradizioni, turismo scolastica, valorizzazione dei territori e altro ancora.

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