La carta. Origini e curiosità

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Per quanto il foglio di carta sia stato ampiamente superato dai numerosi supporti tecnologi non dobbiamo dimenticarci che è il materiale scrittorio più diffuso dall’antichità ad oggi. Gli antichi Egizi usavano il papiro da cui attraverso un lungo processo di lavorazione ne ricavavano un rotolo. Per ironia della sorte la pianta di papiro è completamente scomparsa dall’Egitto e la si può vedere solo all’Orto Botanico del Cairo. Ma come si ricavava un foglio? Tagliata la pianta, lo stelo veniva tagliato in pezzi la cui lunghezza determinava l’altezza del rotolo che se ne voleva ricavare. Ai pezzi ottenuti veniva tolta la corteccia e dalla parte morbida interna venivano tagliate per il lungo delle striscioline sottili; una volta tagliate le striscioline queste venivano poste una accanto all’altra leggermente accavallate appoggiate su una superficie dura. Un secondo strato poi veniva sovrapposto in modo che le altre strisce corressero perpendicolari con quelle del primo strato. Terminato questo processo i due strati venivano pressati sotto torchio e poi lasciati ad essiccare. Un certo numero di fogli venivano poi incollati con colla di farina ed andavano a formare lunghe strisce che poi venivano arrotolate: ecco pronto il rotolo di papiro.

Dobbiamo pensare anche che esistevano qualità diverse di carta per uso e destinazione diversa! La carta per pacchi era sicuramente molto più grossolana e grezza rispetto alla carta destinata per la scrittura e questa a sua volta era più o meno pregiata a seconda di cosa doveva essere scritto, delle esigenze degli editori e del pubblico a cui il rotolo era destinato.

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