Perché i dirigenti devono ruotare?

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I dirigenti scolastici, proprio per la loro funzione e per i poteri che la Legge della Buona Scuola ha loro conferito, sono costretti a cambiare sede di lavoro ad intervalli di tempo regolari.

I Dirigenti non possono infatti rimanere in una scuola per molti anni, come succedeva invece per i vecchi presidi.

Oggi i Dirigenti scolastici condizionano pesantemente la didattica e le caratteristiche dell’offerta formativa, gestiscono l’organico e il collegio dei docenti. Ecco perché devono ruotare ogni tre anni e se vogliono il rinnovo del contratto triennale da parte del Direttore scolastico regionale devono avere alcuni requisiti, certificati da visite ispettive, e da un questionario assolutamente anonimo di gradimento compilato da Docenti e personale Ata.

La tesi dei sindacati è contraria a questo provvedimento poiché sostiene che per i Dirigenti Scolastici non ci sia un elevato rischio di corruzione, infatti nella legge 190/2012 la rotazione dei dirigenti è richiamata nei settori particolarmente esposti alla corruzione, e quello scolastico non viene menzionato.

La Cisl chiede pertanto ai direttori regionali di riconsiderare la questione e che il Miur adempia al suo ruolo di coordinamento, scongiurando l’adozione di provvedimenti che non sembrano trovare pieno riscontro nella normativa vigente: “Non si comprende il motivo per dare avvio ad una procedura che, interrompendo traumaticamente la continuità della direzione delle scuole, comporta notevoli danni all’efficacia della loro gestione amministrativa, organizzativa e didattica.

 

 

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