Permessi per donazione sangue: come funziona

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Il dipendente, sia esso in regime di part-time o di full-time, che desidera donare il sangue ha diritto ad astenersi dall’intera giornata di lavoro in cui viene effettuata la donazione.

Essendo considerata giornata lavorativa a tutti gli effetti, non è prevista alcuna decurtazione di stipendio e tale giornata concorre ai fini pensionistici, del TFR e della tredicesima.

Per poter usufruire di questo diritto il lavoratore dovrà presentare, entro i tre giorni precedenti la donazione, la richiesta di permesso al datore di lavoro o alla segreteria. Successivamente deve produrre un certificato nel quale si attesta l’ora, il giorno e il quantitativo di sangue che ha gratuitamente donato.

Tale assenza, cumulabile con qualsiasi altra tipologia di permesso retribuito, NON deve essere in alcun modo giustificata e viene regolarmente retribuita.

La concessione del permesso è obbligatoria.

Per far sì che la donazione valga come tale, deve essere donato non meno di 250 grammi di sangue.

Il prelievo deve essere effettuato presso un centro trasfusionale fisso o mobile regolarmente autorizzato dal Ministero della Sanità.

 

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