Vaccini, primi bimbi respinti: oggi senza certificato non si entra a scuola

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Da lunedì 11 marzo chi è senza vaccino non entra a scuola. I casi di irregolarità, in tutta Italia, potrebbero essere diverse migliaia. In base alla legge Lorenzin, infatti, le famiglie dei ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo, dalle elementari alle superiori, senza la presentazione del certificato dell’avvenuta vaccinazione vengono sanzionati da 100 a 500 euro. Altra prassi è prevista invece per i bambini che frequentano un nido o la scuola materna dove, senza certificato, si viene espulsi.

I casi sono sparsi un po’ in tutta Italia: solo a Padova non sono stati ammessi 12 bambini, tra asili nido e scuole infanzia, a Verona devono essere accertate dieci posizioni mentre a Vicenza ieri erano 3 i bambini non in regola nei nidi e 7 alle materne. Nella sola città di Bologna sono circa 300 le mail in partenza per verificare le posizioni vaccinali di altrettanti bambini che, dopo l’autocertificazione, non hanno consegnato la documentazione aggiuntiva: per questo motivo risulta non in regola circa il 4% degli iscritti. Mentre a Modena, nonostante siano diminuiti gli inadempienti rispetto ad un anno fa, i numeri restano ancora alti: secondo le stime della Asl sono 600-650 i bambini che potrebbero essere esclusi da nidi e scuole dell’infanzia, mentre sono circa 350 i più grandi, a rischio sanzione. A Pisa gli irregolari toccano il 10% del totale iscritti alle scuole materne e nidi, in Campania sono 700 le situazioni ancora da accertare.

In alcuni casi sono intervenute le forze dell’ordine per placare le tensioni tra insegnanti e genitori: vicino Udine, i carabinieri sono intervenuti in una scuola dell’infanzia a causa dell’insistenza di una mamma che voleva che la figlia, pur non essendo in regola con la presentazione dei documenti dei vaccini, entrasse in classe. A Livorno sono addirittura scattate le denunce per due genitori che avevano attestato il falso nella documentazione presentata per l’assolvimento dell’obbligo dei propri figli.

Intanto ieri sono scaduti i termini per presentare gli emendamenti in Commissione Igiene e Sanità del Senato al disegno di legge sui vaccini per modificare il decreto legge Lorenzin introducendo il cosiddetto obbligo flessibile per cui, in presenza di un abbassamento della copertura vaccinale, si interverrà con obblighi mirati su vaccini specifici e determinate coorti di nascita per raggiungere le coperture di sicurezza.

Ma l’obbligo potrebbe restare fisso sul morbillo: «C’è un’epidemia in atto ha spiegato infatti il ministro della Salute, Giulia Grillo – e quindi sul morbillo bisogna tenere misure obbligatorie». Continua infatti a crescere il numero dei casi di morbillo in Europa e l’Italia resta sempre nelle prime posizioni della classifica.

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