Trovata la droga in una scuola di Milano: sospesa un’intera classe

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In una scuola di Milano, il Cfp Paullo di via Soderini, centro di formazione professionale di Afol Metropolitana che forma le future estetiste e operatrici del benessere, è stato trovato un pezzo di “fumo”.

L’insegnante ha tentato di scoprire chi fosse il proprietario ma nessuna delle studentesse si è esposta.

Risultato: l’intera classe sospesa e il curriculum di tutte le studentesse “macchiato”.

Le famiglie si ribellano alla decisione dell’istituto, non alla sospensione che è stata approvata dagli stessi genitori, ma al curriculum rovinato. Essendo un istituto professionale infatti, le varie classi vengono utilizzate per diverse attività pratiche da tutti gli studenti. Il locale incriminato è quello dell’aula massaggio, il fumo è stato ritrovato sotto un materasso di uno dei lettini. I genitori obiettano che non necessariamente la proprietaria doveva far parte della classe che si trovava in aula al momento del ritrovamento e che è stata punita, ma poteva essere stato nascosto lì da qualcun altro anche tempo prima.

La sospensione viene condivisa dunque perché ha l’importante funzione di fare da esempio per tutto l’Istituto, ma non l’idea che queste ragazze abbiano il curriculum di presentazione macchiato a vita. Le famiglie non trovano corretto che il futuro lavorativo delle loro figlie venga compromesso per lanciare un messaggio a tutte le altre classi.

Le studentesse sono disposte anche a sottoporsi al test per capire se facciano uso o meno di sostanze stupefacenti, come prova della loro buona fede ed innocenza.

I genitori si mostrano quindi contrari alla decisione e alcuni di loro annunciano l’intenzione di rivolgersi ad un legale per denunciare la scuola.

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