CONCORSO CATTEDRA 2018: COME MUOVERSI

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Il concorso nazionale per l’accesso al percorso FIT è indetto ogni due anni su base regionale e il primo, secondo quanto comunicato dal Governo, sarà proprio nel 2018, anche se non si conosce ancora la data esatta.

I posti a disposizione sono quelli che si prevede rimarranno vacanti nel terzo e quarto anno scolastico successivi al concorso. I partecipanti potranno iscriversi in una sola Regione ma, se dispongono dei requisiti, anche per più tipologie di posto.

Possono accedere al concorso, per i posti di tipo comune, gli aspiranti in possesso dei seguenti requisiti:

– laurea magistrale o a ciclo unico oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica oppure titolo equipollente o equiparato.

– 24 crediti formativi universitari o accademici (CFU/CFA), conseguiti in forma curricolare quindi inseriti nel piano di studi, o extra curricolare (esami dopo la laurea) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

Sino ai concorsi che verranno banditi successivamente all’anno scolastico 2024/2025, per i posti di insegnante tecnico pratico, rimangono fermi i requisiti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19. In pratica, sino alla suddetta data, è consentita la partecipazione al concorso con il solo diploma.

Il concorso prevede tre prove di esame, delle quali due, a carattere nazionale, sono scritte e una orale: la prima prova scritta verte su una specifica disciplina, scelta dall’interessato tra quelle riguardanti la classe di concorso. Per le classi di concorso per lingue e culture straniere, la prova deve essere svolta nella lingua scelta. È fondamentale superare questa prima prova per poter accedere alla seconda; la seconda prova scritta verte sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche. Se si supera anche questa seconda prova si può accedere all’orale; la prova orale, che comprende la prova pratica se prevista, consiste in un colloquio focalizzato su tutte le discipline della classe di concorso per la quale l’aspirante concorre. Oltre alle conoscenze disciplinari, la prova verificherà la conoscenza di una lingua straniera europea, a livello B2, e il possesso di abilità informatiche di base.

Solo il superamento di questo concorso dà la possibilità ai neolaureati di accedere al FIT e poter entrare in ruolo.

Cosa aggiungere? Per tutti gli aspiranti docenti che si cimenteranno in questa prova un grande in bocca al lupo!

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