Dall’asilo alla scuola: cosa cambia nel bambino?

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Il passaggio alla scuola elementare è per il bambino un momento delicato e fondamentale, che va seguito con attenzione e dolcezza da parte degli adulti. Sono loro infatti, che devono accompagnare il bambino in questo cammino verso le nuove piccole responsabilità che affronterà: orari da rispettare, regole da seguire, materiale scolastico di cui prendersi cura e i primi compiti a casa. Per il bambino è un cambiamento importante da non sottovalutare, che richiede spirito di adattamento nei confronti del nuovo mondo in cui entra, quello della crescita e della vita condivisa.
La famiglia è dunque una guida fondamentale, ma non sempre all’altezza del compito. Se la famiglia è fredda e assente, il bambino potrà comportarsi in maniera diffidente o aggressiva in classe e avere difficoltà a collaborare con i compagni. Questo perché a casa reprime le proprie emozioni riguardo alla nuova esperienza, perché non c’è nessuno in grado di ascoltarlo e prendere a cuore le sue confidenze senza minimizzarle. Anche la famiglia opposta a quella appena descritta propone un modello di comportamento sbagliato: l’ansia e l’iperprotezione da parte dei genitori nei confronti dei figli portano ad un clima pieno di attenzioni e calore umano ma troppo asfissiante. Anche questo atteggiamento in casa può portare il bambino ad avere problemi di convivenza con gli altri compagni e all’isolamento. Questo è purtroppo un modello piuttosto comune nella società di oggi: i genitori sono sempre preoccupati, tempestano di domande il bambino appena varca la soglia di casa, non gli lasciano il tempo e lo spazio, anche e soprattutto emotivo, per assimilare le novità. Pretendono spesso il massimo rendimento nei voti, senza fermarsi a riflettere sulle inclinazioni e preferenze naturali del bambino e trasmettono così quest’ansia da prestazione al figlio, che a scuola comincia ad essere ostile verso i suoi compagni e a considerare la maestra un giudice cattivo. Qual è il modello vincente? Una famiglia che mette al primo posto le sensazioni e emozioni del bambino, dove i genitori rassicurano e ascoltano, fanno sentire il loro supporto ma senza intromettersi e lasciando libero il bambino di affrontare e superare da solo le nuove sfide. Fondamentale è mostrarsi tranquilli e fiduciosi, per poter trasmettere le stesse sensazioni al bimbo, che affronterà la scuola con sicurezza e serenità. Bisogna sapersi fidare del corpo insegnanti e non tentare di sostituirsi ad esso, ma bisogna soprattutto fidarsi del bambino e delle sue capacità che, spesso per un istinto di protezione troppo forte, si tende a sottovalutare.
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