Studiare Medicina già dalle scuole superiori, ecco la proposta del senatore Mario Pittoni

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Ha fatto parlare molto nell’ultimo periodo la questione del numero chiuso per Medicina, che il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha negli ultimi giorni ridimensionato a semplice prospettiva. Proprio collegandosi a questo argomento è intervenuto il senatore Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega e presidente della Commissione Istruzione del Senato. Il senatore cita una scuola calabrese proponendola come modello per tutte le scuole nel futuro: “il numero chiuso a Medicina si potrebbe superare attuando un percorso scolastico che sia selettivo già dalle scuole superiori, con l’introduzione dell’educazione sanitaria tra le materie scolastiche. Al riguardo abbiamo già un valido esempio di questa proposta nell’esperienza del liceo Leonardo da Vinci di Reggio Calabria. Convinto della necessità e dell’importanza che nella scuola vi sia un indirizzo di studi biologico sanitario, da tempo sostengo il percorso di “biologia con curvatura biomedica” ideato e sperimentato proprio da questo liceo scientifico dal 2011”.

Grazie al protocollo sottoscritto dalla Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici del ministero e dalla Federazione Nazionale dei Medici e dei Chirurghi (FNOMCEO) il modello del “da Vinci” è da quest’anno sperimentato in 80 licei classici e scientifici distribuiti in tutte le regioni, coordinati dall’istituto di Reggio Calabria. Il percorso prevede l’introduzione nel piano di studi degli studenti della disciplina “Scienze biomediche”.

“Le ore di lezione – prosegue Pittoni – sono 150 nel triennio, 50 per ogni annualità scolastica di cui: venti ore di lezioni teoriche tenute dai docenti di biologia dei licei, venti ore di lezioni gratuite tenute da medici forniti dagli Ordini, dieci ore presso strutture sanitarie individuate dagli Ordini dei Medici Provinciali. All’interno del monte ore di docenza affidata ai medici, sono previsti incontri seminariali presso le sedi dei vari Ordini Provinciali dei Medici durante i quali gli studenti possono comprendere il ruolo dell’Ordine e delle istituzioni sanitarie, il codice di deontologia medica e i molteplici ambiti della professione medica. Obiettivo del percorso formativo è oltre che permettere agli studenti di acquisire solide competenze scientifiche attraverso la padronanza delle procedure e dei metodi di indagine propri della Biomedicina, quello di aiutarli a sviluppare comportamenti maturi e responsabili nei riguardi della tutela e promozione della salute”.

 

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