Il mistero del colloquio alla Maturità: alcune indicazioni

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Dopo mesi di incertezze e notizie confuse, arrivano finalmente le prime indicazioni per il colloquio che sarà, come sempre, pluridisciplinare, ma che non vedrà più la discussione su un elaborato svolto dallo studente come negli anni passati.

Eliminata quindi la vecchia tesina, di cosa si discuterà durante l’esame orale?

La commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi che saranno lo spunto per sviluppare il vero e proprio colloquio. Il materiale sarà selezionato dalla Commissione stessa nei giorni precedenti l’orale, e si riferirà al percorso didattico svolto dagli studenti descritto nel documento che i Consigli di classe consegneranno a fine anno.

Il giorno della prova gli stessi studenti sorteggeranno i testi, sigillati dentro delle buste, sulla base dei quali sarà condotto il colloquio.

Il colloquio servirà a verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, ma anche la capacità di utilizzare le conoscenze e metterle in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera.

Durante la prova, il candidato parlerà anche delle sue esperienze e competenze acquisite nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro e delle attività fatte in materia di “Cittadinanza e costituzione”, sempre tenendo conto delle indicazioni fornite dal Consiglio di classe sui percorsi effettivamente svolti.

La commissione curerà la durata e le varie fasi del colloquio, garantendone la fluidità e eliminando la tradizionale distinzione tra le discipline.

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