I trucchi delle maestre per farsi ubbidire dai bambini

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Spesso succede che un bambino che a scuola o all’asilo si mostra diligente ed educato, non appena varcata la soglia di casa propria si trasforma in una piccola peste che non vuole più saperne di regole e disciplina. Questo crea un senso di frustrazione nei genitori che cominciano a provare un senso di sconfitta e inadeguatezza: “come fanno le maestre a gestire classi di più di venti bambini e io non riesco nemmeno a gestirne uno, per di più figlio mio?”

Le maestre hanno sicuramente dei trucchi e dei piccoli segreti per far funzionare bene la classe e far sentire a proprio agio i singoli bambini, il più importante però rimane uno: essere di buon esempio. Il bambino è prima di tutto un grande imitatore dei gesti dell’adulto, quindi se vogliamo che rispetti le regole di buona educazione dobbiamo noi grandi per primi dare il buon esempio.

Il momento del riordino dei giochi funziona meglio se il genitore per primo comincia a raccogliere i giocattoli e a riporli al loro posto, invitando il bimbo a dargli una mano. Questo gesto, ripetuto nei gorni, crea una sorta di rituale tra genitore e figlio che il bambino saprà riconoscere ogni volta e alla fine accettare di buon grado.

Al momento dei pasti vale più o meno la stessa cosa: gli devono essere impartite, fin da molto piccolo, delle regole precise: a tavola non si gioca, non si guarda la tv, non si spreca il cibo. Perchè funzionino però deve essere per primo l’adulto a rispettarle, quindi abbandonare tablet e cellulari, spegnere il televisore e concentrarsi sul pasto, che è uno dei momenti della giornata di massima condivisione della famiglia.

Se litiga con i fratellini perchè non riesce a condividere i giochi bisogna porsi come mediatori tra loro, e insegnare ad aspettare il proprio turno per poter usare quel gocattolo, in alternativa altrimenti non lo userà mai, e rimanere decisi e fermi su questo. Il bambino deve imparare il significato dell’attesa, e saperla gestire, occupando il suo tempo con un altro gioco o osservando il fratellino giocarci.

Infine cercare sempre di osservare e interpretare ogni suo gesto, perché nasconde sempre un messaggio che vuole mandarci, una richiesta. Non esistono bambini disordinati, aggressivi, maleducati in natura, ma solo bambini non educati correttamente.

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