Scegliere una scuola privata: alcuni consigli per evitare truffe e false promesse

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Molte famiglie, al momento di scegliere a quale scuola superiore affidare il proprio figlio, decidono di optare per una scuola privata piuttosto che pubblica. Il motivo va ricercato nel fatto che le scuole private, contando un numero più esiguo di iscritti, danno la possibilità agli insegnanti di dedicare a ciascun alunno molto più tempo e pensare per lui un percorso personalizzato. Anche le strutture sono spesso più curate e all’avanguardia e i materiali a disposizione degli studenti sono migliori rispetto a quelli di una scuola pubblica che deve fare continuamente i conti con i “tagli” dei vari governi.

Il mercato offre però un’enorme gamma di scuole private, che propongono il loro servizio al pubblico e si presentano attraverso pubblicità accattivanti e molto allettanti. Come fare quindi a riconoscere quelle più valide e affidabili?

Il primo consiglio è sicuramente quello di affidarsi a scuole riconosciute sul territorio, che vantano una presenza nel settore da molti anni e che hanno ricevuto feedback positivi da chi le ha frequentate. Nell’era del digitale basta farsi un giro su internet per scovare da subito le scuole “truffa”.

Ci sono però alcuni segnali importanti che in sede di colloquio conoscitivo possono  ulteriormente metterci in guardia: durante l’incontro con il consulente di un’istituto scolastico diffidare da frasi come: “in questa scuola se l’alunno non ha una buona resa scolastica la colpa è dell’insegnante che non ha saputo spiegare in modo chiaro”. È una frase infelice, che denota poca fiducia nei confronti della professionalità del corpo docenti e appare come un palese tentativo di ingraziarsi il cliente a tutti i costi. Altra affermazione che può accendere un campanello d’allarme è “in questa scuola non si svolgono i compiti a casa e non è obbligatoria la frequenza”. Una corretta preparazione deve necessariamente prevedere un lavoro integrativo a casa, anche fosse in quantità minori rispetto a quelle previste in una scuola statale. La frequenza in un centro studi privato non è effettivamente obbligatoria ma deve assolutamente essere fortemente consigliata, poiché la presenza e l’impegno giornaliero sono requisiti fondamentali per stare al passo con le lezioni svolte in classe e con l’andamento del programma. Infine diffidare da grandi promesse e garanzie distribuite alla cieca, sono un segnale forte per capire che l’obiettivo di chi abbiamo davanti è quello di conquistarsi il nuovo iscritto ad ogni costo.

Il consiglio finale è quello di stare lontano da chi utilizza grandi giri di parole, frasi ad affetto e tanta retorica: chi fa vera formazione non ha bisogno di questi stratagemmi ma fa parlare i risultati sul campo.

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