Giochiamo al “Facciamo finta di…”!

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Il gioco, ormai si sa, è un’attività fondamentale per lo sviluppo delle capacità cognitive ed espressive del bambino. E nella prima fase della sua infanzia il gioco che riveste il ruolo più importante nella sua crescita è quello simbolico.

Il gioco simbolico, che non è altro che il “facciamo finta di…” aiuta il bambino ad acquisire molte competenze fondamentali, tra cui lo sviluppo del linguaggio, la capacità di imitazione, l’espressione mimica e facciale, la comprensione della realtà che lo circonda e la libertà di immaginazione.

Il processo che avviene nella mente del bambino attraversa tre fasi: quella dell’imitazione di atteggiamenti che il piccolo osserva intorno a sé, dell’interpretazione di oggetti che possano rappresentare la situazione immaginata e l’apprendimento di un’esperienza e di una competenza.

La prima di queste fasi, l’imitazione, consiste nel ripetere atteggiamenti, dialoghi e ruoli che il bambino vive nella quotidianità, con la mamma e il papà, e con le persone che fanno parte delle sue giornate. Questo permette di esprimere i suoi sentimenti e anche affrontare situazioni che gli fanno paura. Imitare una situazione che lo spaventa infatti, come andare dal dottore, lo aiuta ad esorcizzarla e accettarla.

L’interpretazione invece si attiva grazie all’immaginazione: qualsiasi oggetto può trasformarsi in uno strumento funzionale alla situazione da rappresentare. Per questo motivo i genitori devono far sì che il bimbo abbia a disposizione tutti gli oggetti utili per “inventare”: una valigetta con gli strumenti per giocare al dottore; un passeggino e una bambola per imitare la mamma; tazze, piattini e cibi finti per diventare un cuoco…

Il consiglio per gli adulti è quello di concedersi del tempo per giocare “a fare finta di…” con i propri figli. Un po’ di creatività che colori le vostre giornate non guasta mai!

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