Geografia, questa sconosciuta!

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Sempre più ragazzi, oggi, mostrano di non conoscere la geografia italiana, di faticare a collocare nello spazio le regioni o le provincie, e la situazione si aggrava maggiormente quando si allarga la conoscenza agli stati europei o ai continenti. Questo perchè, sempre di più, gli studenti non sanno leggere una cartina geografica, e di conseguenza conoscono poco i laghi, i fiumi e i monti che caratterizzano le nostre regioni, per esempio. Spesso ignorano persino le capitali dei grandi stati europei. Sicuramente questo è dovuto ad un cambiamento avvenuto soprattutto tra i banchi di scuola, si è persa con il passare degli anni l’abitudine a studiare sull’atlante e l’insegnamento basato proprio sulla cnoscenza del mappamondo e delle cartine. Oggi con la tecnologia ci si può orientare grazie a Google Maps e suoi simili, e senza queste applicazioni ci sentiamo persi. Anche la stessa geografia, una volta considerata una materia fondamentale fin dai primi anni di scuola, oggi è un pò messa da parte, considerata poco utile. E invece conoscere il pianeta Terra, sapersi orientare, avere un’idea precisa di dove ci troviamo rispetto al resto del mondo, dovrebbe far parte del nostro bagaglio di cultura generale. Non bastano le informazioni frammentate e sporadiche, avanzi di qualche lezione di scuola elementare, per trasformarci in cittadini del mondo consapevoli. Inoltre tutte le tipologie di concorsi pubblici e privati prevedono una prova preselettiva di cultura generale per monitorare se lo studente possiede o meno quelle conoscenze minime generali di quanto ha appreso sui banchi di scuola, e tra le domande, una parte è legata spesso proprio alla geografia.
Ma è necessario che, prima che nei ragazzi, la presa di coscienza avvenga all’interno del sistema scolastico, e che la scuola prenda atto di questo problema e insista molto sulle conoscenze di base che gli alunni devono possedere al termine di ciascun ciclo d’istruzione. Sono conoscenze globali, che lo studente, adulto del futuro, utilizzerà per muoversi, viaggiare ma anche per essere più competitivo nel mondo del lavoro attuale.

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