Quanto ci “costeranno” i nostri figli quest’estate?

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La scuola è ufficialmente finita e come ogni anno, torna la solita domanda per molti genitori lavoratori: dove lasciare i figli? Le famiglie vorrebbero evitare di sballottare i bambini a destra e sinistra, da zii, nonni o amici vari, in soluzioni di ripiego e sicuramente temporanee. Una delle alternative sicuramente più interessanti è quella di affidarsi ad un centro estivo, gestito da associazioni sportive, di gioco e molto spesso direttamente dalle parrocchie di paese. L’unico tasto dolente è il costo: si può arrivare davvero a spendere una fortuna per mantenere un mese di divertimento di un ragazzino iscritto ad un centro estivo, in alcune città italiane si sfiorano quasi i 600 euro d’iscrizione mensile!

Ci sono delle Regioni che hanno deciso di contribuire a queste spese aiutando le famiglie con degli incentivi: l’Emilia-Romagna per esempio,quest’anno ha stanziato sei milioni da distribuire ai Comuni. Servono a offrire un contributo di 336 euro per ogni figlio: 84 euro la settimana per un massimo di 28 giorni, per famiglie con Isee basso, a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori. Con questi contributi, a Bologna, per ora si è coperto il 55% delle domande degli aventi diritto. E proprio nel capoluogo emiliano, grazie a questi aiuti, lasciare un figlio in uno dei 63 centri estivi presenti nella zona, costa tra gli 85 e i 90 euro a settimana.

Più o meno come a Firenze dove un turno da 2 settimane costa intorno ai 190 euro a bimbo, mentre la situazione migliora nelle città siciliane dove il prezzo di un centro estivo privato si aggira intorno ai 70 euro a settimana, per un totale di circa 280 euro al mese. Ci sono poi ovviamente anche altre opzioni, come corsi di lingue, sport come equitazione vela e infine i laboratori organizzati in campagna.

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