Dimenticare il proprio figlio in auto: può sembrare qualcosa di impossibile, ai limiti dell’assurdo, invece i fatti di cronaca ci mostrano come purtroppo sempre più spesso questo possa accadere, spesso con epiloghi tragici.
Il perché accade in molti esperti si sono già prodigati a spiegarlo: non dipende da quanto il genitore sia amorevole verso i suoi figli, o attento, ma il cervello è una macchina perfetta che come tutte le macchine, se sottoposta ad un particolare periodo di stress, può incepparsi. E di stress i genitori di oggi ne devono sopportare parecchio. Risultato: può succedere a chiunque e in qualsiasi momento.
Come prevenire? Ecco alcuni consigli, semplici ma che possono rivelarsi fondamentali:
Appoggiare sempre i propri effetti personali come la borsa, o la valigetta, nel sedile posteriore: quando sarà ora di recuperarli saremo costretti a guardare dietro di noi;
Allo stesso tempo, posizionare sul sedile anteriore, accanto a quello del guidatore, gli effetti del bambino: ciuccio, pannolini, borsa con i ricambi. Saranno utili promemoria in caso di tremende sviste;
Se avvicinandoci ad un’auto notassimo un bambino sul sedile posteriore chiamare immediatamente i soccorsi: è probabile che il genitore si sia allontanato per una commissione veloce (abitudine sbagliata!) ma meglio prevenire che curare.
Infine munirsi di un dispositivo a sensori che si illumini o cominci a suonare se chiudendo l’auto lasciassimo qualcosa di “pesante” sul sedile posteriore.
Per fortuna sono entrati da poco in vigore i dispositivi antiabbandono che diventeranno obbligatori per chiunque trasporti un bambino sotto i quattro anni.
È il caso di dirlo: quando la tecnologia arriva a salvarti la vita!