Pompei e la Grecia. Un piccolo Mediterraneo

293

Sede di intensi traffici commerciali e stratificata per etnie culturali, Pompei ha vissuto in maniera articolata il contatto con il mondo greco, documentato nella città antica sin dai tempi della sua fondazione.

Le vicende che hanno segnato la storia della Campania, come la battaglia di Cuma del 474 a.C. alterarono molto gli equilibri interni tanto da portare Napoli ad emergere e a dettare nuovi modelli cultuali, culturali e politici. La mostra organizzata dalla Soprintendenza di Pompei nella Palestra Grande vuole raccontare la storia greca della città vesuviana a partire dagli oggetti della vita quotidiana, divisi in piccoli gruppi e in sette sezioni tematiche, che comprendono ceramiche, armi, parti architettoniche, sculture, reperti vari provenienti dai siti più importanti della Magna Grecia come Metaponto, Poseidonia, Cuma, Capua, Gela. Saranno esposte anche iscrizioni nelle lingue che si parlavano nell’area: il greco, l’etrusco, il paleo italico, alcuni corredi funerari sempre di ambito magno greco, sculture greche e lastre architettoniche.

La provenienza di questi reperti non è solo pompeiana, molte opere sono prestiti di musei nazionali ed europei e altre tornano in Italia per la prima volta.

Il percorso illustrerà ai visitatori il fascino di un percorso storico non lineare, fatto di intensi scambi e scontri culturali e sarà anche frutto di riflessione verso il nostro contemporaneo che, se pur lontano secoli dalla realtà che racconterà la mostra, è fatto della stessa dinamicità, di migrazioni e di incontri e scontri di culture multietniche.

Pompei e la Grecia. Un Piccolo Mediterraneo

Palestra Grande

11 aprile – 27 novembre 2017

 

Print Friendly, PDF & Email